La fonte di San Francesco
Martedì 9 agosto presso le località Compito e Le Ville, nel comune di Chiusi della Verna, i volontari dell’Associazione Acheropita parleranno della spiritualità di questi luoghi, caratterizzati dal passaggio delle vie francescane verso La Verna. Molte sono le testimonianze che attestano la presenza di pellegrini: la piccola chiesa dedicata a S. Martino, presso la località Le Ville, con il bellissimo dipinto di Bicci di Lorenzo; e l’antica fonte di Compito che secondo la tradizione fu fatta sgorgare proprio da San Francesco, come possiamo leggere nelle biografie del santo scritte da Tommaso da Celano e da Bonaventura.
CON LA PREGHIERA FA SCATURIRE ACQUA DA UNA ROCCIA PER DISSETARE UN CONTADINO
Francesco voleva un giorno recarsi ad un eremo per dedicarsi più liberamente alla contemplazione; ma, poiché era assai debole, ottenne da un povero contadino di poter usare del suo asino. Si era d’estate, ed il campagnolo che seguiva il Santo arrampicandosi per sentieri di montagna, era stanco morto per l’asprezza e la lunghezza del viaggio. Ad un tratto, prima di giungere all’eremo, si sentì venir meno riarso dalla sete. Si mise a gridare dietro al Santo, supplicandolo di avere misericordia di lui, perché senza il conforto di un po’ d’acqua sarebbe certamente morto. Il Santo, sempre compassionevole verso gli afflitti, balzò dall’asino, e inginocchiato a terra alzò le mani al cielo e non cessò di pregare fino a quando si sentì esaudito. «Su, in fretta – gridò al contadino- là troverai acqua viva, che Cristo misericordioso ha fatto scaturire ora dalla roccia per dissetarti». Mirabile compiacenza di Dio, che si piega così facilmente ai suoi servi! L’uomo bevve l’acqua scaturita dalla roccia per merito di chi pregava e si dissetò alla durissima selce. Non vi era mai stato in quel luogo un corso d’acqua, né si trovò dopo, per quante ricerche siano state fatte. Quale meraviglia, se un uomo ripieno di Spirito Santo riunisce in sé le opere mirabili di tutti i giusti? Non è certo cosa straordinaria, se ripete azioni simili a quelle di altri Santi chi ha il dono di essere unito a Cristo per una grazia particolare (TOMMASO DA CELANO, Vita seconda, Capitolo XVII).